Nel 301 d.C., l’imperatore romano Diocleziano scoprì a sue spese che non si può sperare di imbrigliare il mondo reale entro un sistema di regole imposte dall’alto ma non condivise dalla società: impose dei calmieri sui prezzi, col risultato che per qualche tempo l’inflazione apparve ufficialmente debellata ma la vera vita economica si trasferì in uno spazio diverso e illegale, nel mercato nero, con danni molto maggiori di quelli a cui si voleva rimediare.
Questa lezione è alla base dell’alchimia che ha consentito l’Accordo di Parigi del 2015 – imperniato su contributi che ciascuno Stato determina volontariamente, invece che su vincoli preordinati a tavolino. La stessa alchimia si è ripetuta alla recente CoP di Katowice: ne è emerso un “prontuario applicativo” non privo di progressi e miglioramenti tecnici, per certi aspetti persino obbligatorio; ma anche un testo ove ogni questione controversa è stata superata rimettendola al “ciascun fa ciò che può” in attesa di tempi più favorevoli.
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Biografia di Grammenos Mastrojeni
Diplomatico italiano, attualmente Coordinatore per l’Ambiente e la Scienza della Cooperazione allo Sviluppo, nonché Presidente del Partenariato mondiale delle Montagne e membro del Board dell’Alleanza Globale delle Isole. Da oltre vent’anni concentra la sua attenzione sui cambiamenti climatici e nei suoi articoli dei primi anni Novanta già preconizzava il legame fra squilibrio ambientale e instabilità sociale.
Conferenziere, ha insegnato in diversi Atenei in Italia e all’estero. Nel 2009 la Ottawa University in Canada gli ha affidato il primo insegnamento attivato da un’università sulla questione Ambiente, risorse e geostrategia, materia che ha continuato a insegnare in diversi atenei. Collabora da tempo con il Climate Reality Project fondato dal premio Nobel per la pace Al Gore e diversi centri di ricerca. È autore di numerose pubblicazioni di cui la più recente, del 2017, è Effetto serra – Effetto guerra. Clima, conflitti, migrazioni: L’Italia in prima linea (Chiarelettere).