
Quali documenti servono per utilizzare l’ecobonus 2025 e cosa va inviato ad ENEA
Per accedere alle detrazioni previste dall’Ecobonus 2025, è essenziale presentare una documentazione specifica che attesti la conformità degli interventi ai requisiti tecnici richiesti. La documentazione obbligatoria comprende:
· Asseverazione di un tecnico abilitato o dichiarazione del direttore dei lavori:
Questo documento certifica che l’intervento di efficientamento energetico realizzato rispetta i parametri tecnici stabiliti dalla normativa vigente.
· Attestato di Prestazione Energetica (APE):
Redatto al termine dei lavori, questo certificato indica il miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile. Tuttavia, l’APE non è richiesto nei seguenti casi:
Sostituzione di finestre con infissi in singole unità immobiliari.
Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda.
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione, a condizione che vi sia la messa a punto dell’intero sistema di distribuzione.
Acquisto e installazione di schermature solari.
Installazione di impianti di climatizzazione con generatori alimentati da biomasse, purché si tratti della sostituzione di impianti esistenti (comma 347 della Legge 296/2006).
Acquisto e installazione di dispositivi multimediali per il controllo remoto degli impianti.
· Scheda informativa degli interventi eseguiti:
Questo documento riporta in modo dettagliato le opere realizzate e le caratteristiche tecniche degli impianti o materiali installati.
Questa documentazione è essenziale non solo per ottenere la detrazione fiscale, ma anche per garantire la tracciabilità e la correttezza dell’intervento ai fini della normativa sull’efficienza energetica.
Comunicazione all’ENEA per l’Ecobonus 2025: tempistiche e modalità
Per ottenere le detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus 2025, è necessario comunicare all’ENEA (Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica) le informazioni relative agli interventi eseguiti. Tale comunicazione deve avvenire entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori attraverso modalità telematiche, utilizzando il portale ufficiale disponibile all’indirizzo https://detrazionifiscali.enea.it/.
Documentazione da trasmettere all’ENEA
I documenti richiesti includono:
Scheda informativa degli interventi realizzati: Riporta i dettagli delle opere effettuate e i materiali utilizzati.
Informazioni contenute nell’Attestato di Prestazione Energetica (APE): Documento che certifica il miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio dopo gli interventi.
Per gli interventi condominiali, l’asseverazione deve essere rilasciata da un professionista abilitato, come previsto dal DM 26/06/2015, che dovrà attestare il miglioramento della prestazione energetica dell’intero edificio.
Cosa accade in caso di mancata o tardiva comunicazione?
Secondo la nota n. 3797/2019 del Ministero dello Sviluppo Economico, la mancata o tardiva trasmissione delle informazioni all’ENEA non comporta la perdita del diritto alla detrazione fiscale. Sebbene l’invio della documentazione sia un obbligo formale, non è prevista alcuna sanzione specifica in caso di omissione o ritardo.
Decorrenza dei termini di invio
La Risoluzione 244/E del 2007 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che il termine di 90 giorni per la trasmissione della documentazione decorre dalla data del collaudo finale dei lavori. Tale collaudo può essere effettuato anche dalla ditta esecutrice, ad esempio tramite:
Dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/2008 per interventi sugli impianti.
Verbale di collaudo finale o altra documentazione equivalente.
Questa comunicazione all’ENEA è fondamentale per garantire la tracciabilità degli interventi e monitorare l’effettivo risparmio energetico ottenuto grazie agli incentivi fiscali.
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