
Berta Caceres, ecoattivista e Premio Nobel per l’ambiente 2015, è stata assassinata a colpi di pistola in casa sua a La Esperanza in Honduras. Si tratta dell’ultimo di quattro omicidi in quattro giorni tra i membri della comunità Lenca.
Berta si batteva per i diritti degli indigeni contro lo sfruttamento delle terre e delle acque imposto dalle compagnie minerarie ed elettriche. In particolar modo lottava contro la progettazione dell’impianto idroelettrico di Agua Zarca sul Rio Gualcarque, fonte idrica per seicento famiglie di indigeni.
Nonostante fosse sotto la protezione delle forze dell’ordine locali e del SIU (Commissione Interamericana dei Diritti Umani), il premio Nobel hounduregno va a infoltire il già alto numero di attivisti assassinati negli ultimi anni in Centro America. Secondo l’Ong Global Witness, sono 109 le persone uccise tra il 2010 e il 2015.