di Giovanni Pivetta
24 Gennaio 2019
Con Ecobonus e cessione del credito il Condominio si può rivalutare

La possibilità di cedere il credito d’imposta è riconosciuta a proprietari, vicini, inquilini e usufruttuari del comodato d’uso

Tutti i contribuenti (compresi inquilini e possessori del bene in comodato d’uso), nel caso del Condominio lo posso cedere anche al vicino di casa o ai figli se questi hanno un’abitazione di proprietà nello stesso stabile, che sostengono le spese per gli interventi di ristrutturazione, risanamento o riqualificazione energetica possono cedere il credito d’imposta a fornitori o ad altri soggetti privati con esclusione di banche e intermediari finanziari a parte gli “no tax area”.

REGOLE PER LA CESSIONE DEL CREDITO D’IMPOSTA
La possibilità di cedere la detrazione riguarda tutti i contribuenti che sostengono le spese, compresi quelli che, in concreto, non potrebbero fruire della corrispondente detrazione in quanto l’imposta lorda è assorbita da altre detrazioni o non è dovuta.

Hanno la stessa facoltà, inoltre, i soggetti Ires e i cessionari del credito che possono, a loro volta, cedere il credito ottenuto.

Per quanto concerne, invece, i soggetti a favore dei quali può essere effettuata la cessione del credito, si tratta dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi agevolabili o altri soggetti privati.

Per “altri soggetti privati” devono intendersi, oltre alle persone fisiche, anche i soggetti che esercitano attività di lavoro autonomo o d’impresa, anche in forma associata (società ed enti).

Questi soggetti, diversi dai fornitori, devono comunque essere collegati al rapporto che ha dato origine alla detrazione.

Inoltre, la cessione del credito è limitata a una sola eventuale cessione successiva a quella originaria (eseguita dal contribuente titolare del diritto).

Nel caso di interventi condominiali, per esempio, la detrazione può essere ceduta nei confronti degli altri condòmini titolari delle detrazioni spettanti per gli stessi interventi condominiali o, più in generale, nel caso di lavori effettuati da soggetti societari appartenenti a un gruppo, nei confronti delle altre società del gruppo ad esclusione, tuttavia, per i contribuenti che non rientrano nella “no tax area”, degli istituti di credito e degli intermediari finanziari.

Il Condominio, alcuni lavori sono già previsti, altri…li faremo!

Non è affatto conveniente procedere senza una pianificazione di interventi e di budget di spesa. Né tantomeno è intelligente pensare che i lavori fatti oggi sono indipendenti da quelli che faremo domani. Non puoi pensare che in un condominio si possa intervenire con una serie di rattoppi e ottenere un vestito sartoriale dignitoso!

Sulla base di una diagnosi energetica e di un’analisi di tutti i nodi cruciali dello stabile è possibile fare un programma dei lavori da eseguire. Gli interventi possono anche essere suddivisi nel tempo, ma vanno individuate le priorità dei lavori e soprattutto l’allocazione del budget di spesa.

Ti facciamo un esempio che spiega perfettamente questo concetto:

se consideriamo la sostituzione della caldaia e l’isolamento dell’involucro esterno, in generale non ha senso fare il primo intervento e poi pianificare il secondo. L’esecuzione di un cappotto termico per l’isolamento delle pareti perimetrali e del tetto fa si che l’edificio sia meno energivoro, cioè che serva meno combustibile per riscaldarlo e meno energia elettrica per raffreddarlo.

Se in quello stesso edificio mi trovo a dover cambiare la caldaia, ha più senso cambiarla dopo aver migliorato l’involucro, perché potrò installarne una di potenza inferiore: mi costa di meno e consuma di meno!
A questo punto ti dovresti chiedere anche:
• meglio intervenire sull’isolamento del tetto o sulla sostituzione degli infissi?
• meglio istallare dei pannelli fotovoltaici o il solare termico?
• investo meglio i miei soldi in un determinato modo o in un altro?

Ma tu e i tuoi coinquilini siete in grado di rispondere, oltre che qualitativamente, anche quantitativamente?
Ossia, sapete come ottenere il giusto compromesso tra i vari interventi?

La difficoltà di accordi tra più condòmini,
e le riunioni condominiali sono da sempre degli ostacoli maggiori al procedere con una certa solerzia per qualsiasi attività si voglia compiere. L’aggravarsi della crisi economica ha poi esasperato la lentezza nel prendere decisioni da parte delle assemblee condominiali, fondamentalmente perché le persone hanno paura ad investire soldi in questo momento di forte incertezza. Parlando con molti amministratori di condominio, sono emersi proprio questi problemi.

La maggior parte dei condòmini fa una gran fatica a pagare il normale condominio, figuriamoci se può permettersi un fondo per la riqualificazione delle parti comuni, che è piuttosto onerosa, soprattutto se fatta a regola d’arte, per produrre risultati significativi di risparmio in bolletta per l’intero condominio.

L’efficienza energetica ti fa risparmiare in Condominio

Se a seguito di una diagnosi energetica, sono state individuate criticità nella dispersione dell’involucro, diversi ponti termici, tetto non isolato e decisamente da rifare, mentre gli infissi, pur non essendo perfetti, hanno una buona tenuta, con eccezione del pessimo montaggio. Caldaia vecchia ed inefficiente da cambiare

… Posto che una riqualificazione energetica fatta davvero bene necessita di un budget più impegnativo in modo da poter intervenire su diverse parti della struttura, compresi i solai, gli isolamenti con il terreno, tutto l’impianto termico (compresa la distribuzione), ecc., l’audit energetico, così fatto da Tecnici professionisti, può dare una direzione importante al modo di procedere con i lavori, in modo da pianificarli anche nel tempo, per venire incontro alle esigenze di spesa, nel caso i condòmini non avessero tutta la cifra da investire. E se è possibile finanziare la riqualificazione energetica si consiglia di fare un intervento un po’ più complessivo, senza stravolgere tutto l’immobile rifacendo solai, pavimenti, ecc.

La riqualificazione energetica rivaluta il tuo immobile

1. L’investimento di coibentazione dell’involucro è sempre prioritario. È un lavoro che ti durerà per oltre 25-30 anni, se fatto davvero bene, quindi il ritorno in attivo c’è e lo puoi vedere già subito.

2. Se l’involucro è ben isolato, non hai bisogno di impianti tecnologici di riscaldamento e di raffrescamento estremamente costosi e potenti. Ed in ogni caso andrai a dimensionare questi in base a quanto il tuo edificio necessita.

Il costo di metano ed elettricità non rimane costante nel tempo. Come invece ben sappiamo, le bollette hanno subito un aumento del 38% negli ultimi tre anni. Se dovesse essere questo il ritmo di crescita, rendersi il più possibile indipendente dall’approvvigionamento dalla rete nazionale diventa una priorità assoluta per il tuo portafogli! Senza contare le detrazioni fiscali del 65%!

Calcolare costi e benefici della riqualificazione energetica

1. Si tratta di un calcolo indicativo, perché come ben sai le detrazioni avvengono su un arco di 10 anni. E devi anche percepire un reddito adeguato affinché tu possa scorporare l’intera quota annua. Il tuo commercialista ti sarà certamente più di aiuto di noi nel caso specifico. Ancora una volta vogliamo solo farti entrare nel ragionamento, per farti vedere come è possibile abbattere i costi. Ovviamente gli importi iniziali dovrai pagarli. Ma nell’arco di dieci anni l’intervento ti sarà davvero costato molto meno.

2. Non è detto che tutti gli immobili abbiano bisogno dello stesso tipo di intervento. È per questo che ti serve un tecnico esperto che sappia individuarti tutte le “magagne” e prospettarti una serie di interventi corretti e tarati su misura sul tuo caso. Ad esempio non è detto che il costo della coibentazione tramite cappotto, a parità di metri quadrati da coprire, sia lo stesso. Possono esserci ponti termici particolarmente ostici, piuttosto che la necessità di intervenire con uno spessore o con un materiale diverso. Qui il tecnico fa la differenza, ricordatelo!

3. Non dimenticare una serie di costi, quali ponteggi, sicurezza del cantiere, permessi, ecc. Manca anche la parcella stessa del consulente. Ma per lo stesso motivo, su un lavoro generale, puoi detrarre anche questi costi. In particolare quelli del tecnico.

E qui Habitami può darvi la corretta risposta alle vostre esigenze.
E tutto questo senza considerare il vero beneficio: il tuo benessere abitativo e la rivalutazione del tuo immobile. Il nostro consiglio è di fare presto.

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