di Giovanni Pivetta
22 Marzo 2019
Perché far pagare le emissioni di CO2 in Europa? Stop global warming

Una campagna per combattere i cambiamenti climatici e istituire una carbon tax europea

Un campanello d’allarme senza precedenti risuona sulle nostre coscienze: occorre limitare al più presto il surriscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi. Altrimenti, il rischio di un surriscaldamento aggiuntivo, anche solo di mezzo grado, potrà aggravare ulteriormente i rischi di siccità, inondazioni, calore estremo e la povertà per centinaia di milioni di persone in Europa e sul pianeta.

Come lei sa, alcune regioni europee sono ormai costrette ad affrontare eventi meteorologici sempre più estremi, che si verificano con crescente frequenza e intensità. I drammi avvenuti in paesi come l’Italia, Portogallo e la Grecia sono solo l’esempio di quanto sia urgente affrontare la questione per evitare ulteriore impatto negativo sulla vita reale dei cittadini europei. Un campanello di allarme senza precedenti che gli stati europei non possono più permettersi di ignorare.

Le emissioni del CO2 derivati dall’uso e dal consumo di combustibili fossili continuano a giocare un ruolo rilevanti sul riscaldamento del pianeta. L’Europa può e deve fare qualcosa per contribuire a invertire questa tendenza, adottando misure concrete che possono apportare trasformazioni rapide ed efficaci in settori come l’energia, l’industria e le infrastrutture.

Per questo, in quanto presidente dell’organo che rappresenta gli interessi dei cittadini europei, le chiedo di fare pressione sulla Commissione Europea affinché venga introdotta una legislazione comunitaria che possa rafforzare e integrare le attuali norme sul clima ed energia, al fine di disincentivare il consumo di combustibili fossili in tutti i settori e incentivare il ricorso alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico.

Le chiedo in modo particolare che venga:

• Introdotto un prezzo minimo sulle emissioni CO2 che possa partire da 40 euro per ogni tonnellata di CO2 prodotto a partire dal 2020 fino ad arrivare al prezzo di 100 euro entro il 2030.
• Abolito l’attuale sistema di permessi gratuiti per chi inquina.
• Introdotto un meccanismo di adeguamento alle frontiere per le importazioni da paesi terzi, in modo tale da compensare il prezzo basso delle emissioni del CO2 nel paese esportatore.

Per controllare chi sono i promotori e firmare la petizione “Stop global warming”

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