di Giovanni Pivetta
10 Luglio 2020
Super Ecobonus al 110% attenzione agli incauti acquisti
Giovanni Pivetta e Cristiana Ceruti, Habitami Energy & Building Advisor

Tempo medio di lettura 9 minuti

Ecobonus: conversione in Legge e decreti attuativi, i tempi

Approvato ieri alla Camera dei Deputati, il Decreto Rilancio, passa ora al Senato che deve approvarlo entro e non oltre Il 18 luglio, termine dell’Iter parlamentare per la conversione in legge.

A quel punto, ma con quali tempi non è stabilito, potranno essere emanati i decreti attuativi relativi alle Misure fiscali del Super Ecobonus al 110% art.119 (Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici) e art.121 (Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile).

Da quel momento passeranno 30 giorni per la verifica della congruità da parte dell’Agenzia delle Entrate, con le relative osservazioni che faranno legge, per l’apertura del cassetto fiscale relativa agli incentivi fiscali. Per cui possiamo ipotizzare che, per avere chiarezza sulle misure adottate allo scopo di firmare contratti, commissionando – con serenità e consapevolmente – gli interventi di efficienza energetica con gli incentivi fiscali del Super Ecobonus al 110%, bisognerà attendere non prima della metà o fine di settembre.

Nel Nord Italia i caloriferi si accenderanno a partire dal 15 ottobre e si spegneranno il 15 aprile 2021, nel Sud Italia la stagione del riscaldamento va dal 15 novembre al 30 marzo 2021 e per legge non è possibile superare i 20 gradi centigradi, con 2 gradi di tolleranza (massimo 22°C), all’interno delle abitazioni, delle scuole e degli uffici. In ragione di ciò i lavori di manutenzione straordinaria degli edifici si potranno effettuare non prima della primavera del 2021.

Il Super Ecobonus al 110% è un’opportunità, ma che fare oggi?

Non correte alla ricerca di Imprese che facciano i lavori e accettino lo sconto in fattura o acquisiscano il credito d’imposta, perché ad oggi senza sapere quali saranno i prezzari di riferimento “imposti” delle opere edili e impiantistiche o il conto effettivo del “valore di sconto”, cioè gli oneri finanziari e di ricarico da parte di imprese e general contractor, nessuno può prendersi la responsabilità e garantirvi i lavori a costo zero.

Il Mise avrà il tempo o vorrà esporsi con una definizione “di Stato” dei prezzi delle opere edili e impiantistiche? Verrà diversamente fatto esplicito riferimento ai Bollettini prezzi delle Camere di Commercio o come si vocifera si prenderà in considerazione quanto stabilito nell’allegato II del D.M. 16 febbraio 2016 o nel Decreto del Ministero della Giustizia del 17 giugno 2016 (c.d. Decreto Parametri).

100 Euro al metro quadro massimo costo incentivabile?

Se venissero presi in considerazione i Decreti Ministeriali, i costi massimi incentivabili per gli interventi di “cappotto esterno” sarebbero di 100,00 Euro al metro quadro portati a 150,00 Euro al metro quadro per le pareti ventilate.

Non prendiamoci in giro, sarebbe una beffa e cadrebbe tutto l’impianto del rilancio economico contenuto nel decreto, con 100,00 Euro al metro quadro già non era possibile prima del D.R. effettuare i lavori di riqualificazione energetica integrata, in quanto i prezzi di mercato andavano dai 150 ai 200 Euro al metro quadro, con materiali isolanti non certo di pregio figuriamoci poi passare di due classi energetiche con il rispetto dei criteri ambientali minimi di cui al decreto del (MINA G.U n. 259 del 6 novembre 2017) che non sono ancora stati precisati per l’applicazione dai decreti attuativi del Decreto Rilancio.

Un’opportunità storica che non va sprecata, quindi…

Trasparenza e corretta informazione per un Mondo che cambia e va cambiato. In gioco ci sono la transizione energetica, i cambiamenti climatici ineludibili, gli effetti devastanti dell’inquinamento e la possibilità reale che l’efficienza energetica non rimanga un concetto astratto perché qui può essere alla portata di tutti perché si può ottimizzare i costi di gestione, generare benessere abitativo, creare valore al vostro immobile o edificio e finalmente beneficiare dell’effetto della cultura della sostenibilità.

In pratica cosa fare…

Nel progetto capitolato delle opere da decidere o deliberare, se si tratta di un Condominio, ci devono essere tutti gli interventi che intendete effettuare, e sono in capo ai progettisti che dovranno asseverare sia i dati tecnici che economici, inviarli al vaglio di ENEA e alla successiva verifica sulla congruità dei costi dell’Agenzia delle Entrate perché apra il cassetto fiscale, altrimenti vi troverete nella malaugurata situazione di retrocedere al vecchio Ecobonus mettendo mano al portafoglio e facendo causa a progettisti, qui “iperresponsabilizzati”, imprese e general contractor.

Quindi andiamo a ritroso… prima monitorate l’edificio, cioè rilevate o meglio fate rilevare, da consulenti indipendenti, i dati tecnici tra impianti e involucro edilizio, fate stimare fattibilità, economicità – con una relazione scritta – ed efficacia degli interventi di manutenzione straordinaria e/o efficienza energetica che intendete effettuare.

Noi di Habitami Energy & Building Advisor utilizziamo un tool innovativo “Rethink City”, in esclusiva per l’Italia e risultato di una serie di progetti europei, su dati forniti dal committente, per monitorare e stimare fattibilità, economicità degli interventi con una forchetta di errore tra un + /- 10%.

Poi fate effettuare una diagnosi energetica a un EGE – Esperto in gestione dell’Energia, può essere anche uno dei professionisti incaricati della progettazione dei lavori, per conoscere e quindi intervenire efficacemente sulla situazione sia energetica che dell’involucro di un edificio, un’analisi approfondita condotta attraverso la fase documentale, la fase di sopralluogo tecnico e la fase di relazione tecnica e individuazione dei possibili interventi.

A questo punto potete incaricare, avendo deciso o deliberato i lavori, uno studio di progettazione, geometra o architetto – perito termo tecnico e/o ingegnere energetico e ingegnere strutturista, perché studi un progetto capitolato e vi dia un computometrico estimativo chiaro prendendosi le responsabilità civili e penali dell’attività in quanto dovrà anche essere il direttore dei lavori e il vostro occhio fedele per il raggiungimento degli obiettivi preposti.
I costi della diagnosi energetica e della progettazione e direzione lavori sono incentivati al 110%.

Sarebbe meglio, e Noi ve lo consigliamo, che nella progettazione siano contemplati i Protocolli di sostenibilità energetico ambientali garanti del sistema edificio in quanto otterrete la certificazione di sostenibilità energetico ambientale, che non è la certificazione energetica, la Cse è garante e superiore in quanto differenziereste il valore di un edificio con sistemi di rendicontazione strutturati e verificati e certificati che faranno rendere durevole il valore immobiliare attraverso la riqualificazione energetica dell’edificio prescelta per l’investimento.

Preventivi e Contratti per l’efficienza energetica

Solo dopo aver effettuato i passi precedenti dovreste prendere in considerazione preventivi, per decidere e/o deliberare, i soggetti che effettueranno i lavori di manutenzione straordinaria sul vostro bene, per cui probabilmente avrete risparmiato una vita. Ora se tutti si allineano sul “costo zero”, perché non metterli in competizione verificando quali ulteriori opportunità potreste ottenere?

In primo luogo però dovete accertarvi che nei contratti ci sia la clausola a vostro favore che la validità dello stesso è condizionata dall’asseverazione del progetto capitolato da parte di ENEA e dell’effettiva apertura del cassetto fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate o in alternativa che ci sia un costo definito se si andasse in ottemperanza del vecchio Ecobonus. Chi può dare queste garanzie solo il Soggetto che, oltre ad acquisire il vostro credito fiscale, svolgerà il ruolo di General Contractor prendendosi le responsabilità di garantire e certificare il risultato dei lavori svolti.

E Noi come altri che dovrebbero e possono effettuare, per competenze specialistiche, il ruolo di Ecoconsulenti, che non richiedono e non percepiscono alcuna royalty o percentuale su lavori e forniture da professionisti, imprese, aziende, banche e finanziarie, svolgiamo la funzione di consulente, per il committente, dal monitoraggio segue ogni fase dell’investimento sostenibile, collaborando con le figure della filiera dell’efficienza energetica, l’effettivo risultato dei lavori decisi e/o deliberati.

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