Il progetto nasce su iniziativa di ZEPHIR-Passivhaus Italia in collaborazione con il Politecnico di Torino DAD, l’Università della Valle d’Aosta, Vallée d’Aoste Structure e con gli istituti Zephir, Minergie e PEFC con il patrocinio della Regione Valle d’Aosta, del Comune di Courmayeur e la partecipazione di diverse aziende nazionali e internazionali.
100 studenti di architettura e ingegneria provenienti da diversi Atenei italiani hanno partecipato ad un concorso/workshop lanciato dal gruppo Woodlab del Politecnico di Torino e dalla start up Be-eco sviluppando 15 concept. Il concept vincitore, presentato da sei studenti del Politecnico di Torino DAD, è stato assunto come linea guida per sviluppare il modulo abitativo BiosPHera 2.0.
Il progetto di ricerca e monitoraggio ambientale
Sottoposta agli stress test più duri, con temperature esterne da -15 °C a + 40 °C, durante tutti i 12 mesi verranno raccolti i dati di oltre 20 parametri relativi al modulo abitativo. Per i dodici mesi i ricercatori del team Aktivhaus, del Politecnico di Torino DAD , dell’Università della Valle d’Aosta, dell’Istituto ZEPHIR-Passivhaus Italia e dell’Istituto MINERGIE Svizzero, monitorano e raccolgono dati sull’energia, sulla fisiologia umana e sulla progettazione biofilica.
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