di Redazione
6 Agosto 2015
La terza Rivoluzione industriale Jeremy Rifkin
Jeremy Rifkin, come il «potere laterale» sta trasformando l'energia, l'economia e il mondo.

La terza Rivoluzione industriale

Il petrolio e gli altri combustibili fossili, le fonti energetiche su cui si basa l’odierno stile di vita nei paesi dell’Occidente, sono in via di esaurimento, e le tecnologie da essi alimentate stanno diventando obsolete. Intanto, i mali che affliggono il mondo globalizzato – crisi economica, disoccupazione, povertà, fame e guerre – sembrano aggravarsi anziché risolversi.

A peggiorare le cose, si profila all’orizzonte un catastrofico cambiamento climatico provocato dalle attività industriali e commerciali ad alte emissioni di gas serra, e che già entro la fine di questo secolo potrebbe mettere a repentaglio la vita dell’uomo sul pianeta. La nostra civiltà, quindi, deve scegliere se continuare sulla strada che l’ha portata a un passo dal baratro, o provare a imboccarne coraggiosamente un’altra. E non ha molto tempo per farlo.

Dopo trent’anni di studi e di attività sul campo, Jeremy Rifkin decreta la fine dell’era del carbonio e individua nella Terza rivoluzione industriale la via verso un futuro più equo e sostenibile, dove centinaia di milioni di persone in tutto il mondo produrranno energia verde a casa, negli uffici e nelle fabbriche, e la condivideranno con gli altri, proprio come adesso condividono informazioni tramite Internet. Questo nuovo regime energetico, non più centralizzato e gerarchico ma distribuito e collaborativo, e che segnerà il passaggio dalla globalizzazione alla “continentalizzazione”, dovrà poggiare su cinque pilastri…

Biografia di Jeremy Rifkin

eremy Rifkin è un economista, attivista e saggista statunitense, laureato in economia presso la Wharton School of the University of Pennsylvania (Pennsylvania) ed in Affari internazionali presso la Fletcher School of Law and Diplomacy della Tufts University.

Attivista del movimento pacifista statunitense negli anni sessanta e settanta, ha fondato, nel 1969, la Citizens Commission con l’intento di rendere noti i crimini di guerra commessi dagli americani durante la guerra del Vietnam. È il fondatore e presidente della Foundation on Economic Trends (FOET) e presidente della Greenhouse Crisis Foundation.

Il suo coinvolgimento come attivista del movimento pacifista e ambientalista lo ha visto spesso impegnato negli Stati Uniti, anche politicamente, a sostegno dell’adozione di politiche governative “responsabili” in diversi ambiti sia relativi all’ambiente sia alla scienza e alla tecnologia, e un tale impegno pubblico è riflesso in numerosi dei suoi saggi e lavori. È vegetariano.

La terza Rivoluzione industriale Come il «potere laterale» sta trasformando l’energia, l’economia e il mondo
Jeremy Rifkin
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